Nino Olivetti Rason
Nino Olivetti Rason
(Firenze, 11 maggio 1932 – Padova, 9 maggio 2025)
Nato a Firenze l'11 maggio 1932, Nino Olivetti Rason, ha percorso una brillante carriera accademica costellata di successi e riconoscimenti, accompagnata da una produzione scientifica di grande pregio.
Nino Olivetti Rason ha costruito le fondamenta della sua preparazione nell’ambito del diritto pubblico comparato negli anni trascorsi alla prestigiosa Law School di Harvard, dove ebbe il privilegio di seguire le lezioni di insigni costituzionalisti come Carl Joachim Friedrich, autore di un'apologia mirabile e vigorosa del costituzionalismo. In quell’ambiente cosmopolita e aperto, gomito a gomito con il collega Antonio La Pergola, che gli fu anche Maestro, poté avviare il suo apprendistato, attratto in modo naturale dalle esperienze costituzionali estere, in particolare quelle anglosassoni, così cruciali per la nascita del diritto pubblico moderno e all'epoca pressoché trascurate in Italia. Questa familiarità intellettuale con i costituzionalisti statunitensi fornì il substrato per alcuni dei suoi saggi più originali, concernenti la modellistica federale e lo status dei Territori negli Stati Uniti.
Al suo ritorno dagli Stati Uniti, Nino frequentò la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Siena, dove si laureò nel 1961 con una tesi in Diritto Costituzionale italiano e comparato, di cui fu relatore Giovanni Grottanelli De Santi.
Nel 1970 Nino ottenne la libera docenza in Diritto Pubblico Americano, un settore molto specializzato del Diritto Pubblico Comparato nel quale pochi anni prima erano andati in cattedra tre Maestri di peso: Giovanni Bognetti, Antonio La Pergola e Paolo Tesauro. Era forse la cosa di cui Nino Olivetti andava più fiero. Non vi erano state prima altre libere docenze, e non ve ne furono altre in seguito. Gli unici a poter vantare tale titolo sono dunque rimasti i cinque vincitori di quella selezione del 1970 (Nino Olivetti, Sara Volterra, Mario Patrono, Giorgio Recchia e Vinvenzo Vigoriti).
Dopo alcune brevi esperienze in vari Atenei italiani, fra i quali quelli di Firenze, dove lavorò con Alberto Predieri, e di Bologna, dove insieme ad Antonio Reposo lavorò con Antonio La Pergola, Nino Olivetti si trasferì stabilmente a Padova, presso l'Istituto di Diritto Pubblico, dove completò la sua formazione giuridica in un'atmosfera fervida e irripetibile animata dall'originale personalità di Guido Lucatello. Sulle orme di Donato Donati, pioniere degli studi comparatistici in Italia, intorno a Lucatello si raccolse un nutrito gruppo di allievi, tra cui appunto Olivetti, umanamente molto vicino al Maestro. Questo cenacolo diede vita alla "Scuola padovana di diritto pubblico comparato", una comunità accademica debitrice anche al magistero di Antonio La Pergola e Livio Paladin, che incoraggiarono una valida schiera di allievi oggi divenuti a loro volta Maestri. Frutto di questa fertile stagione scientifica sono la monografia di Nino Olivetti "La dinamica costituzionale degli Stati Uniti" e i suoi numerosi lavori su altri ordinamenti, fra i quali, in particolare, quello canadese.
Nino Olivetti promosse anche molteplici iniziative come la collana editoriale "Diritto pubblico contemporaneo", da lui diretta con Lucio Pegoraro. Ricoprì varie cariche accademiche a Padova con spirito di servizio, rivolgendo la sua attenzione anche a tematiche sociali quali la tutela ambientale, oggetto di un suo manuale di ampia diffusione tra specialisti e pubblico colto.
Nei momenti sereni, come in quelli di trepidazione, Nino ha sempre mostrato una profonda umanità e un tratto signorile che gli hanno assicurato, oltre la devozione di studenti e laureati, la stima e il caloroso affetto di colleghi e amici. Qualità semplici e umane che non sono venute meno con il suo ingresso tra i fuori ruolo, anzi, si sono accentuate con un'eleganza e partecipazione in più. Con la sua scomparsa, il mondo accademico perde un insigne giurista, un profondo conoscitore dei sistemi giuridici comparati e un appassionato docente, la cui eredità scientifica e umana rimarrà viva a lungo nel ricordo di quanti hanno avuto l'onore di conoscerlo.
Tra i suoi lavori:
Monografie
- La dinamica costituzionale degli Stati Uniti d'America, Padova, 1984
- Judicial review: approccio classico e nuove tendenze, Padova, 1984
- con Alessandro Crosetti, Rosario Ferrara, Fabrizio Fracchia, Diritto dell'ambiente, Roma-Bari, 2008 IIa ed.
Saggi e Articoli
- La situazione giuridica di Portorico. Storia e problemi, in Rivista italiana per le scienze giuridiche, 1969, pp. 317-326
- La seconda repubblica portoghese, in Diritto e società, 1978 fasc. 1, pp. 194 – 203
- La capitale degli Stati Uniti nel pensiero dei padri fondatori e nella giurisprudenza della Corte Suprema (spunti per una riflessione giuscomparatistica), in Fra Toscana e Stati Uniti. Il discorso politico nell'età della Costituzione americana, Firenze, Olschki, 1989, pp. 215-232.
- Washington D.C. tra “centro” e “periferia”, in Quaderni Costituzionali, 1/1990, pp. 192-204.
- Vecchio e nuovo per Roma capitale, in Rivista giuridica di urbanistica, 1991 n. 2-3, pp. 479 - 503
- Canada, 1982-1992: come "non" si modifica la Costituzione, in Quaderni costituzionali, 1993 n. 2, pp. 325 - 344
- Esperienze federali nordamericane, in Nino Olivetti Rason, Lucio Pegoraro (a cura di), in Quaderni Giuridici del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Trieste, Padova, 1996, pp. 127-139
- Recenti tendenze di decentramento istituzionale in Belgio e in Canada, in Silvio Gambino e Giuseppe Fabbrini (a cura di), Regione e governo locale fra decentramento istituzionale e riforme, Rimini, 1997, pp. 145-160
- Un semipresidenzialismo “intermittente”, il caso irlandese, in L. Pegoraro e A. Rinella (a cura di), Semipresidenzialismi, «Quaderni giuridici del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Trieste», Padova, 1997, pp. 167-184.
- A proposito della secessione del Québec: tre quesiti e quattro risposte, in Diritto pubblico comparato ed europeo, 1999 n. 3, pp. 889 - 902
- La forma di governo in Irlanda, in Studi in onore di Leopoldo Elia, Giuffrè Milano, 1999, pp. 1075-1094.
- I "territori" federali: modelli statunitense, canadese ed australiano, in Studi parlamentari e di politica costituzionale, 2001 n. 131, pp. 35-47
- Il federalismo canadese. Nuove prospettive per i Territori federali, in Amministrare, 2002 fasc. 1-2, pp. 217 - 226
- Manutenzione costituzionale: l’esperienza canadese, in F. Palermo (a cura di), La “manutenzione” costituzionale, Padova, 2007, pp. 87 ss.
- Il patrimonio multiculturale dei canadesi, in G. Rolla (a cura di), L’apporto della Corte Suprema alla determinazione dei caratteri dell’ordinamento costituzionale canadese, Milano, 2008, pp. 119-148
- Brevi note sulle prospettive di riforma del Preambolo della Costituzione francese del 1928, in AA.VV., Scritti in onore di Lorenza Carlassare, Napoli, 2009, pp. 2317-2336.