Angelo Grisoli

(Cremona 4 febbraio 1928 – Pavia 8 ottobre 1983)

Angelo Grisoli (Cremona, 4 febbraio 1928 – Pavia, 8 ottobre 1983) è stato un grande comparatista di avanguardia, in parte incompreso e poco ricordato.

Giovanissimo, aveva partecipato alla resistenza, venendo ferito e reso invalido nella primavera del 1945. Era poi stato studente del Collegio Borromeo a Pavia dal 1946 al 1950 e si era laureato con lode, relatore Mario Rotondi, con una tesi in diritto civile. Immediatamente dopo, aveva compiuto studi all’estero, al tempo non certo frequenti. Era stato così fellow del Sidney Sussex College di Cambridge negli anni 1951 e 1952, con una borsa del British Council, conseguendo il Ph. D. nel 1955 con una tesi dedicata a “A comparative study of the law of bills of exchange in English and continental law and practice”. Nel frattempo fruiva di una fellowship presso la Yale Law School nell’anno accademico 1953/54 e l’anno dopo di una borsa di studio del Governo francese a Parigi, partecipando come relatore al Salzburg Seminar in American Studies. Assistente ordinario presso l’Istituto giuridico dell’Ateneo pavese dal 1954 e segretario dell’Istituto “Angelo Sraffa” dell’Università Bocconi dal 1957, nel 1958 conseguiva la libera docenza in diritto privato comparato e riceveva l’incarico dello stesso insegnamento presso l’Università statale di Milano. Nella facoltà di Giurisprudenza di Pavia insegnava intanto diritto della navigazione dal 1961 e poi diritto delle Comunità europee dal 1965. Professore aggregato in “discipline comparatistiche” a Giurisprudenza dal 1969, nello stesso anno assumeva l’insegnamento di diritto privato nella Facoltà di Scienze politiche della medesima università. Dal 1971 veniva nominato direttore del Centro studi sulle Comunità europee di Pavia e delegato del Rettore per gli studenti stranieri. Solo nel 1973 veniva chiamato alla cattedra di diritto privato presso la facoltà di Scienze politiche, proseguendo l’insegnamento di diritto delle Comunità europee.

Sul versante dell’associazionismo comparatistico, Grisoli è attivamente membro della International Law Association, e componente del suo Comitato di Diritto marittimo e dei marchi di fabbrica, Segretario generale del gruppo italiano dell’Associazione Henri Capitant dal 1972 e Presidente dal 1976, membro del Bureau della Association d’Études Européennes di Ginevra dal 1974, membro dell’Auditorium de la Faculté internationale de droit comparé di Lussemburgo dal 1976, componente del Consiglio direttivo della Associazione italiana dei giuristi europei dal 1983 e fondatore e membro effettivo della Academia internacional de jurisprudencia y derecho comparado dallo stesso anno.

Sul piano scientifico, la produzione di Grisoli si è svolta su tre filoni, a dimostrazione di una poliedricità in parte connaturata alla sua predilezione per le lingue ed il diritto straniero, e in parte imputabile alle vicende accademiche che lo hanno visto immeritatamente penalizzato da vischiosità del mondo accademico.

Il filone comparatistico è di assoluta importanza. Gli appartengono la monografia su “La cambiale in diritto inglese” (Padova, 1957), con prefazione di Rotondi, opera prima derivante dagli studi condotti in Inghilterra, il volume “Certain Aspects of the Carrier’s Liability under English Law” (Milano, 1963), e i testi per i suoi insegnamenti comparatistici “Il diritto comparato nella sua essenza e nelle sue applicazioni” (Pavia, 1961), “Corso di diritto privato comparato” (Milano, 1963) e “Complementi di diritto commerciale comparato” (Milano, 1965). Ma in questa parte della sua produzione rientrano anche, oltre agli articoli giovanili sulla circolazione cambiaria in diritto inglese (in Riv. Dir. Comm. 1955, Studi nelle Sc. Giur. Soc. 1954 e Riv. Dir. Proc. 1959) e sulla responsabilità del vettore in diritto inglese (in Studi nelle Sc. Giur. Soc., 1959), l’importante saggio su “The Uniform Law of Bills of Exchange” sulla prestigiosa Tulane Law Review del 1959 (33 Tul. L. Rev. 289-306), i contributi sullo stato del diritto comparato in Italia (in Jus, 1962) e sul rapporto tra sociologia e diritto comparato (in Quad. di Sociologia, 1965), quest’ultimo aggiornato ed arricchito per una versione in tedesco oltre dieci anni dopo (Rechtssoziologie und Rechtsvergleichung, in U. Drobnig, M. Rehbinder, Berlin, 1977); ma anche lo studio in francese sulle società unipersonali in diritto comparato (Études offerts à A. Jauffret, Aix-Marseille, 1974) e quello su “Il diritto comparato ed il movimento per l’unificazione del diritto privato” (in Atti del congresso di diritto comparato di Bari, Milano, 1978), nonché il contributo sull’acquisto fraudolentemente indotto di titoli azionari nel diritto americano (in Studi in memoria di A. Giuffrè, Milano, 1967).  

Un’altra quota molto significativa della produzione di Grisoli è riconducibile al diritto privato ed al diritto commerciale. In questo ambito rientra anzi tutto la monografia sulle società con un solo socio (Padova, 1972), che produce molti altri articoli in sedi prestigiose (in Riv. Dir. Comm. 1966, Riv. trim. dir. proc. civ., 1967, Riv. Soc. 1968, Banca, borsa e titoli credito 1969, Inchieste di diritto comparato dirette da M. Rotondi, Padova, 1976). Ma i temi toccati sono anche, ad esempio, l’impresa individuale a responsabilità limitata (in Riv. trim. dir. proc. civ. 1969 e Studi in memoria di A. Graziani, Napoli, 1969), le carte di credito (in Ec. e Credito, 1970 e La ley, 1971), la disciplina delle imprese multinazionali (Il politico, 1975 e Le imprese multinazionali e l’Europa, Padova, 1977), la concorrenza (su cui il volumetto edito a Pavia, 1978). Molti di questi temi sono trattati da Grisoli con straordinaria precocità rispetto alla diffusione del fenomeno studiato, spesso primo o almeno tra i primi nel panorama dottrinale nazionale.

Dove tuttavia lo studioso cremonese si impone per preveggenza e originalità è però la capacità di collegare la comparazione al diritto europeo, che lo porta nel 1971 a fondare e dirigere il Centro studi sulle Comunità Europee, istituito dall’ateneo pavese al di fuori delle due facoltà in cui Grisoli operava. Il supporto del Centro, divenuto presto sede di ricerche e cenacolo di elaborazioni dottrinali, gli è stato fondamentale nella produzione scientifica in questo settore, che include ad esempio le monografie “Aspetti giuridici dell’integrazione europea” (Padova, 1967), “L’illecito e la responsabilità delle Comunità Europee” (Padova, 1970), “Disciplina delle intese e diritto europeo della concorrenza” (Padova, 1971) e “L’Europa del mercato comune” (Padova, 1983), oltre ad almeno cinque opere collettanee ideate e coordinate da lui stesso (“Le imprese plurinazionali a vocazione europea”, Padova, 1972, con A. Campolongo; “L’integrazione economica europea e le imprese”, Pavia, 1972; “L’integrazione economica europea all’inizio degli anni Settanta”, Pavia, 1973; “Le imprese multinazionali e l’Europa”, Padova, 1978; “Regole costituzionali, comunitarie e codicistiche in tema di concorrenza”, con P. Gaggero, Pavia, 1979). I saggi più brevi su queste aree tematiche, quasi sempre con riferimenti comparatistici, sono troppo numerosi per essere citati, e spessissimo sono apparsi in riviste di primo piano (Riv. dir. comm. 1958, 1959, 1961, Il politico 1978, Quaderni dell’Istituto di studi politico-giuridici di Pavia 1978) tra di essi rientra la voce “Impresa comunitaria” sulla Enciclopedia giuridica Treccani, sua ultima pubblicazione, prima che un banale incidente stradale nella prima notte di nebbia pavese lo stroncasse in un momento in cui, a soli 55 anni, aveva raggiunto la vetta della considerazione del mondo scientifico europeo.

Nella sfera del diritto europeo, peraltro, Grisoli è stato tra i primi a dedicare attenzione anche a temi pubblicistici, come l’adesione del Regno Unito alle Comunità Europee (in Il Politico, 1970) ed il Parlamento europeo (in Il politico, 1982), a riprova di un’attenzione non solo precoce, ma completa.  

Da ultimo, va ricordato che la sensibilità di Angelo Grisoli per il diritto comparato ed europeo non è mai stata limitata ai temi teorici, ma al contrario si è dispiegata su profili di law in action, non di rado in contatto con il mondo industriale. Lo testimoniano ad esempio le numerose pubblicazioni dedicate al diritto farmaceutico, su temi come il brevetto di farmaci, il regime dei prezzi, la propaganda dei farmaci, la circolazione degli operatori di settore: tutte aree di interesse per così dire scoperte precocemente ed entrate nel campo visivo di dottrina e giurisprudenza solo anni dopo.

Angelo Grisoli è stato un comparatista a tutto tondo, sensibile all’incrocio tra comparazione orizzontale e verticale, precursore del diritto globale, attento ai principi ed al metodo ma compreso delle loro applicazioni operative. La fine prematura e la non facile carriera accademica hanno ingiustamente rallentato la comprensione della sua statura scientifica, che ha raggiunto il corretto apprezzamento solo qualche anno dopo. In certo modo, un borromaico esemplare, sulla scorta del motto di San Carlo, che campeggia nella sala del camino dell’Almo Collegio da lui fondato: “gloriam praecedit humilitas”.

Chi lo ha conosciuto come docente prima e come collega poi non può che ricordarne la verve, lo spirito graffiante, la sensibilità di uomo dalla vita non facile, la reattività, ma anche la eccezionale cordialità verso gli studenti ed i colleghi più giovani.           

Giuseppe Franco Ferrari