Rudolph B. Schlesinger

(Monaco di Baviera 1909-San Francisco 10/11/1996)

Nato e cresciuto in Germania da padre tedesco ma nato negli Stati Uniti e quindi munito di passaporto americano, Schlesinger svolse gli studi giuridici a Monaco di Baviera, dopo una parentesi iniziale a Ginevra ed un breve intervallo a Berlino, tra il 1927 ed il 1931. Mentre lavorava come avvocato nello studio paterno, preparò la dissertazione per il dottorato in diritto commerciale con Rudolph Müller-Erzbach, quando l’avvento dei nazisti al potere stava per impedirgli il conseguimento del titolo per il divieto di ammissione agli esami finali imposto agli studenti di discendenza ebraica a partire dall’agosto 1933. La coraggiosa disponibilità del relatore e della facoltà gli consentì di concludere il dottorato summa cum laude nel luglio del 1933, nell’ultima finestra utile. Proseguita la professione come giurista di azienda in una banca privata, emigrò negli Stati Uniti nel 1938, iscrivendosi quasi subito al corso di giurisprudenza della Columbia University e conseguendo il diploma nel 1942, dopo essere stato editor in chief della Columbia Law Review. Dopo un anno, come clerk del Chief Judge Irving Lehman nella New York Court of Appeals, passò quattro anni in uno studio di Wall Street per poi fondarne uno proprio con l’amico Joseph Kaskell, dedicandosi principalmente al contenzioso commerciale e sviluppando l’interesse per la comparazione, venendo tra l’altro nominato membro dello U.S. Advisory Committee on International Rules of Civil Procedure. Sin dal 1948 iniziava l’insegnamento presso la Law School della Cornell University, coprendo la cattedra dedicata a William Nelson Cromwell e dando vita ai seminari comparatistici (1960-1967) che gli hanno guadagnato la prima meritata fama. In quegli anni pubblicava prima un volume sull’art. 5 della proposta di Uniform Commercial Code, la prima edizione (1950) del Comparative Law, Cases, Text and Materials e, nell’ultima parte del suo insegnamento newyorkese, i due volumi dedicati a Formation of Contracts – A Study of the Common Core of Legal Systems (1968), a conclusione di oltre un decennio di lavoro. Dopo quasi trent’anni, nel 1975, si trasferiva allo Hastings College of Law, fino al ritiro definitivo, nel 1994. Rudolph B. Schlesinger è forse il massimo maestro della comparazione giuridica. La sua doppia formazione universitaria, quella tedesca e quella americana, entrambe conseguite in età giovanile, gli permise di sviluppare una sensibilità nativa per il diritto comparato, affinata dall’attività professionale e dalla docenza. La grande capacità di lavoro su più fronti fece il resto, consentendogli di calare intuizioni raffinate e sistematica capacità di analisi nella dimensione della law in action, coniugando la modellistica del diritto civile e commerciale con l’attenzione pratica per il dettaglio. L’instancabile attività didattica, declinata con una attenzione assidua per il rapporto con gli studenti, ne ha esaltato anche la capacità formativa. Il suo Comparative Law gli sopravvive grazie ad aggiornamenti ed integrazioni curati da vari prestigiosi giuristi, americani, e non, che lo hanno portato per ora alla ottava edizione. Le prime cinque, pubblicate tutte da Foundation Press, si sono succedute ad intervalli di circa dieci anni (1950, 1959, 1970, 1980, 1988). La sesta è stata curata nel 1998 da Hans W. Baade, Peter E. Herzog ed Edward M. Wise. La settima da Ugo Mattei, suo successore nella cattedra di Hastings, Teemu Rukola e Antonio Gidi nel 2009, ora per i tipi di Thomson Reuters. La sua produzione per così dire minore include saggi importantissimi su versanti diversi. Su quello della didattica del diritto comparato, ad esempio, vanno ricordati gli articoli sull’insegnamento di un corso comparatistico di base (The Role of the “Basic Course” in the Teaching of Foreign and Comparative Law, in The Am. J. of Comp. L., 1971, 616-623) e sulla diffusione dei corsi comparatistici (Teaching Comparative Law: the reaction of the customer, ivi, 1954, 492). Al di fuori del campo metodologico, tra i tanti lavori di enorme rilevanza si possono ricordare a titolo meramente esemplificativo l’articolo sui principi generali del diritto riconosciuti dalle nazioni civilizzate (Research on the General Principles of Law Recognized by Civilized Nations, in The Am. J. of Int. La, 1957, 734-753), che si colloca tra diritto internazionale, diritto costituzionale e teoria generale, quello sulla procedura penale comparata, il primo in quest’area (Comparative Criminal Procedure: A plea for utilizing foreign experience, in 26 Buff. L. Rev.361 (1977)), e gli scritti di diritto sovietico (come: The Family in the USSR, Documents and Readings, 1998; The Nationalities Problems and the Soviet Administration, 1956; History of the Communist Party of USSR, Past and Present, 1977; Soviet Legal Theory, postumo, 2013).

 

Giuseppe Franco Ferrari