L’Associazione di Diritto pubblico comparato ed europeo (DPCE) lamenta il licenziamento di numerosi docenti universitari turchi, e tra essi di molti costituzionalisti, disposto con decreto-legge del Governo, a quanto risulta senza una regolare procedura amministrativa e senza che eventuali collegamenti con gruppi terroristici e criminali siano stati accertati attraverso un giusto processo.

In particolare, il 7 febbraio 2017 risultano essere stati licenziati, privati del diritto alla pensione e del passaporto 330 docenti universitari. I loro nomi, tra i quali spicca quello del professor Ibrahim Kaboğlu, illustre costituzionalista, già membro del Comitato esecutivo dell’Associazione Internazionale di Diritto Costituzionale, vanno ad aggiungersi a quelli dei moltissimi universitari licenziati con analoghi provvedimenti a seguito del tentato colpo di Stato del 15 luglio 2016.

L’Associazione Italiana dei Costituzionalisti riconosce che ogni Stato ha il diritto di adottare, nell’esercizio della propria sovranità, i provvedimenti opportuni per difendere la sicurezza e l’ordine pubblico, ma esprime la grave preoccupazione che le misure di emergenza adottate in risposta al tentativo di colpo di Stato del 15 luglio 2016 si trasformino nella repressione della libertà di espressione, compresa quella degli accademici, garantita dai principi dello Stato di diritto e del costituzionalismo.

L'Associazione DPCE è solidale con i Colleghi turchi licenziati senza il regolare accertamento di eventuali responsabilità e auspica il pieno rispetto della libertà di espressione e della libertà accademica, beni preziosi per ogni Stato costituzionale di diritto.

 

Questa petizione sarà trasmessa a S.E. il Presidente della Repubblica di Turchia, Sig. Recep Tayyip