Caro Presidente Juncker, caro Presidente Tusk,

La lettera aperta pubblicata il 31 ottobre, indirizzata a voi e firmata da numerosi studiosi, intellettuali e membri del Parlamento europeo, ha denunciato le presunte azioni delle autorità spagnole prima e dopo il referendum illegale che si è svolto il 1° ottobre. I firmatari comprendevano alcune personalità che, per ragioni diverse, sono molto conosciute, come Gustavo Zagrebelsky, Judith Butler, Philip Pettit, Nancy Fraser, Toni Negri, Étienne Balibar, Arjun Appadurai, Boaventura de Sousa Santos e Yanis Varoufakis. Questa lettera rivela una spaventosa mancanza di conoscenza relativamente alle questioni che affronta, compresa una grave ignoranza della Costituzione e del diritto spagnolo. Inoltre, contiene numerosi errori fattuali e, di conseguenza, giunge inevitabilmente a conclusioni molto lontane da ciò che sta accadendo veramente in Catalogna e in Spagna. A causa dell’alta levatura dei firmatari e della falsità - in alcuni casi, senza dubbio, involontaria - delle loro accuse, riteniamo opportuno fornirvi i seguenti chiarimenti.

I. Il primo paragrafo contiene un'affermazione che è inammissibile da qualsiasi prospettiva che possa essere ritenuta minimamente ragionevole: «... siamo profondamente preoccupati del fatto che gli organi di governo dell'Unione europea stiano tollerando la violazione sistematica del rule of law in Spagna, in particolare per quanto riguarda l'approccio delle autorità centrali spagnole al referendum del 1° ottobre sull'indipendenza catalana». Su questo punto, ciò che dovrebbe preoccupare i firmatari, se fossero pienamente informati sulle questioni che stanno commentando, sarebbero, almeno, i seguenti quattro temi chiave.

Innanzitutto, questo cosiddetto referendum non era coperto dalle più elementari garanzie democratiche, secondo gli standard europei elaborati dalla Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa: le liste elettorali non sono state rese note fino a un'ora prima dell’inizio della votazione, il personale dei seggi elettorali non è stato reso pubblico in anticipo e non sono stati previsti né un'amministrazione elettorale né un controllo giurisdizionale. Tutti questi elementi sono assolutamente indispensabili per assicurare che un referendum sia degno di tale nome e che i suoi risultati possano essere considerati affidabili.

In secondo luogo, la legge che regolamentava questa votazione poco ortodossa era stata approvata tre settimane prima, il 6 settembre, in una seduta del Parlamento catalano durata meno di un giorno. In quella seduta, i partiti di opposizione hanno avuto solo due ore per presentare emendamenti al disegno di legge e le minoranze parlamentari sono state private dei più basilari diritti di partecipazione riconosciuti dalla Costituzione della Spagna. Va inoltre aggiunto che l'Ufficio di presidenza del Parlamento catalano, con decisione adottata a maggioranza, ha ignorato non solo le sentenze della Corte costituzionale, ma anche quelle del Consiglio per le garanzie statutarie (un organo della Regionale catalana - la Generalitat - che emette opinioni consultive) e i rapporti dello stesso consulente legale del Parlamento catalano.

In terzo luogo, lo scopo della legge sul referendum era quello di disciplinare “il diritto all’autodeterminazione della Catalogna", un diritto la cui esistenza, per come è stato formulato, non è sostenuta né dal diritto spagnolo né da quello internazionale. Inoltre, nei suoi primi articoli, la legge sul referendum ha affermato la sovranità del popolo catalano e la superiorità gerarchica di questa legge rispetto alla Costituzione spagnola, allo Statuto di autonomia della Catalogna e all'intero ordinamento giuridico spagnolo.

In quarto luogo, il Parlamento della Catalogna, la camera legislativa della Comunità autonoma, non ha il potere di disciplinare - e il Presidente della Catalogna non ha il potere di indire - un referendum i cui risultati interessano necessariamente e direttamente l’intero popolo spagnolo. Per raggiungere lo scopo annunciato di questo referendum, ciò che sarebbe necessario, dato che la Spagna è uno Stato democratico retto dal principio del rule of law, è una riforma costituzionale. Come indicato in una recente sentenza della Corte costituzionale, una tale riforma è sempre possibile in quanto la Costituzione spagnola, diversamente da quella di altri Stati europei, non include clausole che vietano la sua riforma totale e, come democrazia pluralistica, i partiti e le ideologie che sono contrari alla Costituzione sono legali e sono rappresentati in Parlamento. Detto questo, dato che la Spagna è anche una democrazia costituzionale, una simile riforma dovrebbe seguire le specifiche procedure descritte nel Titolo X della Costituzione.

Pertanto, se «l'approccio delle autorità centrali spagnole al referendum del 1° ottobre sull'indipendenza catalana», come afferma la lettera, è, secondo quanto essa suppone, un fatto molto importante che dimostra che «esiste una violazione sistematica del rule of law in Spagna», è chiaro che questa affermazione è del tutto infondata. Al contrario, l'atto approvato in Catalogna, che è stato immediatamente sospeso dalla Corte costituzionale, ai sensi dell'articolo 161.2 della Costituzione, viola abbondantemente non solo la Costituzione della Spagna, ma anche i principi fondamentali della democrazia e del rule of law. Siamo delusi del fatto che i firmatari della lettera non abbiano approfondito la forma e il contenuto di questo procedimento legislativo irregolare, prima di decidere di firmare.

II. I firmatari della lettera aperta si sbagliano anche quando sostengono che le autorità spagnole, ivi comprese la magistratura e la Corte costituzionale, hanno violato i diritti fondamentali stabiliti nei trattati internazionali.

Un'accusa di questa severità dovrebbe essere supportata da argomenti vigorosi. Tuttavia, sorprendentemente, la lettera non fornisce alcun elemento specifico, limitandosi a menzionare considerazioni generali senza entrare nel dettaglio, al fine di sostenere che la normativa spagnola ha violato i diritti fondamentali. Per quanto riguarda l'applicazione di questa normativa nelle ultime difficili settimane, affermare che le autorità spagnole - sia il governo che la magistratura - hanno violato la libertà di riunione pacifica, la libertà di manifestazione pacifica, la libertà di espressione e i diritti di partecipazione politica, come fa la lettera, significa farsi beffe della realtà.

In primo luogo, le manifestazioni di piazza del 20 settembre, menzionate dalla lettera, a causa delle quali Sánchez e Cuixart sono stati trattenuti  in custodia cautelare, non sono state in alcun modo pacifiche: tre auto di pattuglia della Guardia Civil sono state attaccate, mentre gli agenti stavano  eseguendo un’ordinanza del tribunale per perquisire un edificio utilizzato dalla pubblica amministrazione catalana; il cancelliere del tribunale, che sorvegliava la perquisizione per conto del giudice, per assicurarsi che fosse eseguita legalmente, è stato trattenuto nell'edificio per diverse ore; i manifestanti, guidati da Sánchez e Cuixart, hanno inoltre impedito agli ufficiali della Guardia Civil di lasciare l’edificio fino alle 7 del mattino seguente, 23 ore dopo l'ingresso. Pertanto, la manifestazione, durata quasi un giorno intero, non è stata in alcun modo pacifica e di fatto ha violato i diritti di coloro che, nell'osservanza di una ordinanza del tribunale, svolgevano le loro funzioni come agenti di polizia giudiziaria.

In secondo luogo, affermare, come fa la lettera aperta, che nei giorni precedenti al referendum del 1° ottobre le autorità spagnole «hanno intrapreso una serie di azioni repressive nei confronti di funzionari, parlamentari, sindaci, media, imprese e cittadini» è del tutto errato. Le azioni non erano in alcun modo "repressive"; sono state eseguite nel rispetto di tutte le garanzie costituzionali disposte dalla Corte superiore di giustizia della Catalogna, in applicazione della sentenza della Corte costituzionale, che ha sospeso tutte le disposizioni e le azioni il cui scopo fosse quello di tenere un referendum - regolato da una legge già sospesa e pertanto non applicabile, all'unanimità dichiarata incostituzionale pochi giorni dopo. L'accusa che una misura adottata da un giudice è "repressiva" può essere sostenuta soltanto se è provato che la decisione è arbitraria, illegale o se, naturalmente, viola i diritti fondamentali riconosciuti dal diritto internazionale. Niente di tutto ciò è stato dimostrato, né sostenuto, nella lettera aperta.

In terzo luogo, per quanto riguarda gli eventi del 1° ottobre, nella lettera non si menziona un fattore decisivo: in forza dei poteri stabiliti nello Statuto di autonomia della Catalogna, la forza di polizia che aveva la responsabilità di impedire lo svolgimento del referendum illegale erano i Mossos d'Esquadra, la polizia regionale catalana, alla quale il giudice aveva fornito tutte le istruzioni del caso. Ma la polizia regionale non ha rispettato l'ordinanza del tribunale - i suoi comandanti sono al momento indagati - rendendo necessario sostituirli urgentemente con la Polizia nazionale, un corpo di polizia statale. Di conseguenza, la Polizia nazionale è stata sottoposta a un vero e proprio agguato, da cui sono derivate situazioni difficili, nelle quali si è dimostrato necessario utilizzare una certa forza fisica, come spesso avviene durante le manifestazioni.

Nondimeno, contrariamente a quanto potrebbe suggerire la cifra fornita dalla Generalitat catalana, di 900 persone ferite, la verità è che l'uso della forza fisica è stato molto limitato. Prova ne sia il fatto che soltanto quattro persone sono trasportate all'ospedale: due sono state dimesse immediatamente, una terza persona ha subito un infarto non fatale - una condizione della quale la polizia non può essere considerata responsabile - e l’ultima ha subito un infortunio all'occhio a seguito di un proiettile di gomma sparato dalla polizia, ed è stata ricoverata presso una clinica. E’ stato dimostrato che molte delle immagini che circolavano sui social network nei giorni seguenti si riferivano a precedenti operazioni di polizia o ad altre situazioni (come hanno svelato The Guardian, Le Monde e El País) e non sono dunque riconducibili ai fatti del 1° ottobre. Si tratta di una significativa conseguenza della falsità delle notizie diffuse, che costituisce un aspetto della campagna di propaganda orchestrata dalle organizzazioni catalane pro-indipendenza, in collusione con la Generalitat catalana.

Pertanto, non si può affermare, come invece fa la lettera, che «la polizia spagnola ha impiegato una forza eccessiva nei confronti di elettori e manifestanti pacifici», né che l'uso della forza sia stato sproporzionato o abusivo. Se questo fosse il caso, non si potrebbe in alcun modo spiegare l'affermazione secondo la quale circa due milioni e mezzo milione di elettori (il 42% dei cittadini catalani) hanno potuto votare, secondo le cifre fornite dagli organizzatori: un dato che è impossibile verificare a causa della mancanza di garanzie del procedimento elettorale.

III. Tuttavia, quello che più sorprende della lettera aperta – che rivendica la preoccupazione per il rule of law in Spagna - è il fatto che non fa mai riferimento alla ripetuta e fragrante violazione della Costituzione, dello Statuto di autonomia della Catalogna e di tutte le altre disposizioni dell’ordinamento giuridico della Spagna, da parte del Parlamento e del Governo catalano, né cita alcuna delle sentenze emesse dai giudici spagnoli. In particolare, si può affermare che nei mesi di settembre e ottobre le autorità della Comunità autonoma catalana hanno agito in aperto contrasto con la Costituzione, con la legislazione in vigore e con le decisioni dell’autorità giudiziaria: in numerose occasioni hanno dichiarato con sfida che non intendevano rispettare le leggi in vigore né eseguire le decisioni giurisdizionali. Inoltre, colpisce il fatto che la lettera non esprima alcuna preoccupazione per i sospetti, ben fondati, che le autorità catalane si siano impegnate in attività di corruzione, utilizzando i fondi pubblici della Generalitat per finanziare le attività pro-indipendenza in contrasto con una sentenza della Corte costituzionale. Per questo motivo, alcuni dei politici perseguiti sono stati accusati, tra l’altro, di appropriazione indebita di fondi pubblici.

Per quanto detto fin qui, è ridicola l’accusa contenuta nella lettera secondo la quale il governo centrale e la magistratura avrebbero agito al di fuori degli standard dell'Unione europea, come garantiti nei Trattati dell'Unione europea e nella Convenzione europea sui diritti dell'uomo, dal momento che, di fatto, sono state le autorità catalane ad agire al di fuori della legge, compreso lo Statuto di autonomia della Catalogna e le stesse leggi della Generalitat catalana.

Infatti, già dal gennaio 2013 le autorità catalane hanno sfidato il rule of law spagnolo in ripetute e significative occasioni, impossibili da riassumere qui, ma che sono ben note. Tutto ciò ha portato, nel settembre 2017, all'approvazione della legge sul referendum e della legge sulla transizione giuridica, entrambe votate a maggioranza dal Parlamento catalano (72 voti favorevoli su 135), atti che hanno sostituito l'ordinamento costituzionale in Catalogna con un nuovo e diverso ordinamento privo di qualsiasi legittimità democratica. Di fronte a questa situazione, il governo spagnolo, con il sostegno dei partiti politici PP, PSOE e Ciudadanos - ovvero una maggioranza amplissima del Congresso dei deputati - non solo ha presentato ricorsi all’autorità giudiziaria, soprattutto davanti alla Corte costituzionale, ma ha anche dato al Parlamento e al Governo catalano diverse opportunità per rimediare alle loro azioni. Dal momento che non lo hanno fatto e che, il 27 ottobre, hanno dichiarato - evidentemente senza effetti giuridici - l'indipendenza della Catalogna, il Senato spagnolo ha approvato la proposta del Governo centrale di adottare misure straordinarie ai sensi dell'articolo 155 della Costituzione (214 voti su 266), sciogliendo il Parlamento catalano e convocando nuove elezioni per il 21 dicembre. Ovviamente, entrambe queste decisioni, insieme alle altre che possano essere adottate a norma dell'articolo 155 della Costituzione spagnola, sono soggette al controllo giurisdizionale.

In conclusione, nonostante qualsiasi vicinanza ideologica possa essere suscitata dall'aspirazione dei secessionisti a rompere l'integrità territoriale spagnola, riteniamo che, ripristinando l'ordine costituzionale in Catalogna mediante l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione spagnola, le autorità spagnole stiano garantendo anche il rule of law nell’Unione europea. Naturalmente, qualora in futuro venissero adottati atti illegali o sproporzionati in violazione dei diritti fondamentali e dei principi democratici, non esiteremo a denunciare tali azioni arbitrarie da parte delle autorità pubbliche, che costituirebbero una minaccia per la libertà e l'uguaglianza dei cittadini. Ma questo non è accaduto. Per tutti questi motivi riteniamo che le argomentazioni contenute nella lettera aperta siano infondate e parziali. Pertanto, rispondiamo sia con un resoconto dei fatti che con il loro sfondo giuridico, basato sul diritto spagnolo, europeo e internazionale. Come studiosi di diritto pubblico, riteniamo che rispondere sia un nostro dovere pubblico, al fine di fornirvi un chiarimento della situazione.

 

Francesc de Carreras e Josu de Miguel

Professori di Diritto Costituzionale

Università Autonoma di Barcellona

 

-Manuel Aragón Reyes, Universidad Autónoma de Madrid, Catedrático.

-Pablo Pérez Tremps, Universidad Carlos III, Catedrático.

-Tomás Ramón Fernández Rodríguez, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Santiago Muñoz Machado, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Roberto Luis Blanco Valdés, Universidad de Santiago, Catedrático.

-Paloma Biglino, Universidad de Valladolid, Catedrática.

-Francisco Sosa Wagner, Universidad de León, Catedrático.

-Joaquín Tornos, Universidad de Barcelona, Catedrático.

-Araceli Mangas Martin, Universidad Complutense de Madrid, Catedrática.

-Luciano Parejo Alfonso, Universidad Carlos III de Madrid, Catedrático emérito.

-Teresa Freixes, Autonomous University of Barcelona, Professor and Jean Monnet Professor ad personam.

-José Esteve Pardo, Universidad de Barcelona, Catedrático.

-Luis Jimena Quesada, Universidad de Valencia, Catedrático

-Javier García Roca, Complutense, Catedrático.

-Javier Corcuera Atienza, UPV/EHU, Catedrático jubilado.

-Antonio Jiménez-Blanco, UPM, Catedrático de Derecho Administrativo.

-Joaquín Varela Suanzes-Carpegna, Universidad de Oviedo, Catedrático.

-Alfonso Ruiz Miguel, Universidad Autónoma de Madrid, catedrático.

-Ricardo Alonso Garcia, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Albrecht Weber, Universität Osnabrück, Catedrático.

-Javier de Lucas, Universidad de Valencia, Catedrático.

-Allan Brewer-Carías, Universidad Central de Venezuela, Profesor emérito.

-Ramón Parada, UNED, Catedrático.

-Miguel Revenga Sánchez, Universidad de Cádiz, Catedrático.

-Miguel Sánchez Morón, Universidad de Alcalá, Catedrático.

-Mercedes Fuertes, Universidad de León, Catedrática.

-Luis Aguiar de Luque, Universidad Carlos III, Catedrático.

-Juan Antonio García Amado, Universidad de León, Catedrático.

-Ángel Gómez Montoro, Universidad de Navarra, Catedrático.

-Raúl Canosa Usera, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático de Universidad.

-Francisco J. Bastida, Universidad de Oviedo, Catedrático.

-Antonio Torres del Moral, UNED, Catedrático.

-Antonio Bar Cendón, Universidad de Valencia. Professor and Jean Monnet Professor ad personam.

-Ángel Sánchez Navarro, Universidad Complutense, Catedrático

-José Ramón Montero, Universidad Autónoma de Madrid, Catedrático.

-Juan María Bilbao, Universidad de Valladolid, Catedrático.

-Benito Aláez Corral, Universidad de Oviedo, Catedrático.

-Antonio Porras Nadales, Universidad de Sevilla, Catedrático.

-Alfonso Fernández – Miranda Campoamor, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Ignacio Villaverde, Universidad de Oviedo, Catedrático.

-Francisco José Llera-Ramo, UPV/EHU, Catedrático.

-Luis Martín Rebollo, Universidad de Cantabria, Catedrático.

-Miguel Beltrán de Felipe, Universidad de Castilla-La Mancha, Catedrático.

-Johann-Christian Pielow, Universität Bochum, Universitäts professor für Öffentliches Recht und Europarecht.

-Ángel Menéndez Rexach, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor.

-Carlos Fernández de Casadevante Romani, Universidad Rey Juan Carlos, Catedrático.

-Leopoldo Tolivar Alas, Universidad de Oviedo, Catedrático

-Raúl Bocanegra-Sierra, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Antonio Fanlo Loras, Universidad de La Rioja, Catedrático.

-Avelino Blasco Esteve, Universidad Islas Baleares, Catedrático.

-Javier Ruipérez Alamillo, Universidad de La Coruña, Catedrático.

-Vicente Álvarez García, Universidad de Extremadura, Catedrático.

-Javier Tajadura, Universidad del País Vasco, Profesor Titular.

-Carlos Ruiz, Universidad de Santiago de Compostela, Catedrático.

-Ascensión Elvira Perales, Universidad Carlos III, Catedrática.

-María J. Roca Fernández Universidad Complutense, Catedrática

-Miguel Satrústegui Gil-Delgado, Universidad Carlos III, Profesor Titular.

-Juan Ramón Fernández Torres, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático

-Manuel Contreras, Universidad de Zaragoza, Catedrático.

-Patricia Rodríguez-Patrón, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora titular.

-Patricia Jiménez de Parga Maseda, Universidad Complutense de Madrid, Profesora Contratada Doctora.

-Luis I. Gordillo Pérez, University of Deusto, Profesor Titular Associate Professor.

-Ricardo Chueca, Universidad de La Rioja, Catedrático

-Eduardo Vírgala Foruria, Universidad del País Vasco, Catedrático.

-José Tudela Aranda, Universidad de Zaragoza, Asociado.

-Carlos Garrido López, Universidad de Zaragoza, Profesor titular.

-Alberto Pérez Calvo, Universidad Pública de Navarra, Catedrático jubilado.

-Antonio Cidoncha Martin, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor contratado doctor.

-Francisco Javier Matia Portilla Universidad de Valladolid, Catedrático.

-José Manuel Sánchez Saudinós, Universidad Carlos III de Madrid, Profesor Titular.

-Ángel Rodríguez, Universidad de Málaga, Catedrático.

-Ignacio Fernández Sarasola, Universidad de Oviedo, Profesor Titular.

-Daniel Sarmiento, Universidad Complutense de Madrid, Profesor Titular.

-Antonio López Castillo, Universidad Autónoma de Madrid, Titular (acred. Catedrático).

-César Aguado, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor Titular de Universidad.

-Ignacio Astarloa Huarte-Mendicoa, Universidad Pontificia de Comillas, Profesor Asociado.

-Roberto Viciano Pastor, Universitat de Valencia, Catedrático.

-Ignacio Gutiérrez Gutiérrez, UNED, Profesor Titular.

-Beatriz Tomás Mallén, Universitat Jaume I, Profesora Titular.

-Cristina Pauner, Universitat Jaume I, Profesora Titular.

-Rosa Ruiz Lapeña, Universidad de Zaragoza, Profesora titular.

-Miguel Presno, Universidad de Oviedo, Profesor Titular.

-Enrique Belda, Universidad Castilla – La Mancha, Profesor titular.

-Juan Fernando Durán Alba, Universidad de Valladolid, Profesor Titular.

-Ángel Sánchez Blanco, Universidad de Málaga, Catedrático.

-Miguel Azpitarte, Universidad de Granada, Profesor Titular.

-Josefa Ridaura Martinez, Universidad de Valencia, Profesora Titular.

-Rafael Bustos Gisbert, Univ. Salamanca/Escuela Judicial, Prof. Titular (acreditado a catedrático).

-Joan Oliver, Universidad de las Islas Baleares, Catedrático.

-María José Carazo Liébana, Universidad de Jaén, Profesora titular.

-José Luis García Ruiz, Universidad de Cádiz, Catedrático.

-Alejandro Torres Gutiérrez, Universidad Pública de Navarra, Catedrático de Universidad.

-Rosario García Mahamut, Univ. Jaume I, Catedrática.

-Jorge Lozano-Miralles, Universidad de Jaén, Catedrático.

-Pablo De Lora, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor Titular.

-Jesús Prieto, UNED, Catedrático.

-Alicia González Alonso, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora Contratada Doctora.

-Eloisa Carbonell Porras, Universidad de Jaén, Catedrática

-Marcos Vaquer, Universidad Carlos III de Madrid, Catedrático.

-Alfonso García Figueroa, Universidad de Castilla-La Mancha, Profesor Titular.

-Luis Rodriguez Abascal, Universidad Autónoma de Madrid, Full Professor.

-Eva Desdentado Daroca, Universidad de Alcalá, Catedrática.

-Tomás Quintana López, Universidad de León, Catedrático.

-Miguel Jerez - Mir, Universidad de Granada, Catedrático.

-Mariano Bacigalupo UNED, Profesor Titular.

-Juan Francisco Mestre Delgado, Universidad de Valencia, Catedrático.

-Ricardo García Manrique, Universidad de Barcelona, Profesor Titular.

-Pablo Nuevo, Abat Oliba CEU University, Professor of Constitutional Law

-Alberto Oehling, Universidad de las Islas Baleares, Profesor Contratado Doctor

-Juan J. Guardia, Universitat Abat Oliba CEU, Profesor adjunto.

-Leyre Burguera Ameave, UNED, Profesora Ayudante Doctora.

-Ignacio Álvarez, Universidad de Valladolid, Profesor Ayudante Doctor

-Ignacio García Vitoria, Universidad Complutense de Madrid, Contratado doctor.

-Mónica Arenas Ramiro, Universidad de Alcalá, Profesora Contratada Doctora.

-Enriqueta Expósito, Universidad de Barcelona, Profesora titular.

-Fernando Simón, University of Navarra, Profesor.

-José Julio Fernández Rodríguez, Universidad Santiago de Compostela, Profesor titular.

-José Andrés Rozas Valdés, Universidad de Barcelona, Profesor acreditado a cátedra.

-María Reyes Pérez Alberdi, Universidad Pablo de Olavide, Profesora Contratada Doctora.

 -Esther Mitjans, Universitat of Barcelona, Profesora Titular.

-Germán M. Teruel Lozano, Universidad de Murcia, Profesor ayudante doctor.

-Pablo González Saquero, Universidad Complutense de Madrid, Profesor.

-José Javier Olivas Osuna, London School of Economics and Political Science, Associate to the Conflict and Civil Society Research Unit.

-Albert Sánchez-Graells, University of Bristol Law School, Reader in Economic Law.

-Mauricio Suárez, Complutense University, Catedrático.

-Esa Díaz-León, Universidad de Barcelona, Investigadora Ramón y Cajal.

-Federico A. Castillo Blanco, Universidad de Granada, Catedrático.

-Ana Gemma López Martín, Universidad Complutense, Professor.

-Joaquín Cascon, Universidad Castilla-La Mancha, CEU.

-José Antonio Perea Unceta, Universidad Complutense de Madrid, Profesor contratado doctor.

-María Asunción García, Universidad Complutense de Madrid, Profesora titular.

-Javier Chinchón, Universidad Complutense de Madrid, Profesor Contratado Doctor

-Manuel García-Carpintero, Universidad de Barcelona, Catedrático.

-José Luis Villar Iglesias, Universidad Pablo de Olavide, Profesor Asociado.

-Manuela Heras García, Universidad de Alcalá de Henares, Profesor.

-Josep María, Universidad de Barcelona, Catedrático.

-José Luis Bermejo Latre, Universidad de Zaragoza, Profesor titular.

-José Carlos Perales Universitat de Barcelona, professor.

-José Joaquín Fernández, Universidad de Cádiz, Profesor Titular.

-Pedro Martínez Ruano, Universidad de Almería, Profesor Titular.

-Amelia Pascual, Universidad de La Rioja, Profesor Titular.

-Ignacio González García, Universidad de Murcia, Profesor contratado.

-Joaquín González Ibáñez, Universidad Alfonso X el Sabio, Profesor Asociado.

-María Fraile Madrid, Universidad CARLOS III, Lecturer

-Federico de Montalvo Jaaskelainen, Universidad Pontificia Comillas, Profesor agregado.

-Aldo Filomeno Farrerons, Czech Academy of Sciences, Institute of Philosophy, Postdoctoral researcher.

-Felicidad Rodríguez, University of Cadiz, Professor.

-Daniel Fernández, Universitat de Lleida, Profesor asociado.

-Tomás Bastarreche, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor ayudante doctor.

-Ildefonso Soriano López, Universidad Complutense de Madrid, Profesor Titular.

-Alejandra Boto, University of Oviedo, Professor.

-Rosario Serra Cristóbal, Universidad de Valencia, Profesora Titular.

-Isabel Molina, Sorbonne University, Postgraduate.

-Noé Cornago, Universidad del País Vasco/Euskal Herriko Unibertsitatea, Profesor Titular.

-Alfonso Valero Aguado, Nottingham Trent University, Principal Lecturer.

-Enrique Orduña, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor Asociado.

-Isabel Álvarez Vélez, Universidad Pontificia Comillas, Profesora Propia Ordinaria.

-Miguel Díaz y García, Universidad de León, Catedrático.

-Luis Míguez Macho, Universidad de Santiago de Compostela, Catedrático.

-Antonio Domínguez Vilaislas Universidad de la Laguna, Profesor titular.

-Pedro Escribano Collado, Universidad de Sevilla, Catedrático.

-Francisco Manuel García Costa, Universidad de Murcia, Profesor Titular.

-Pedro T. Nevado-Batalla Moreno, Universidad de Salamanca, Profesor Titular.

-Oscar Muñoz, Universidad de Valladolid, Profesor Titular.

-David Martín Herrera, UNED, Profesor Máster.

-José Cuesta, Universidad de Jaén, Profesor titular.

-María Acracia Núñez, UNED, Profesora contratada doctora.

-Oscar Márquez, Universidad de Vigo, Profesor Titular.

-Marta Román, University of Vigo, PhD student.

-Manuel Fernández Salmerón, Universidad de Murcia, Profesor Titular.

-Juan José Ruiz Ruiz, Universidad de Jaén, Profesor Titular.

-José Luis Barros Justo, Universidad de Vigo, Titular de Escuela Universitaria.

-Manuel Sánchez de Diego Fdez. de la Riva, U. Complutense de Madrid, Profesor Titular.

 -Mª Aránzazu Moretón Toquero, Universidad de Valladolid, Profesora contratada doctora.

-Enrique Cebrián Zazurca, Universidad de Zaragoza, Profesor Contratado Doctor.

-Annaïck Fernández Le Gal, Universidad de Córdoba, Profesora Ayudante Doctor.

-Blanca Rodriguez, UCM, Profesora contratada doctora.

-Paul Palmquist Barrena, Universidad de Malaga, Catedrático.

-Francisco Beltran, University of Toronto, Lecturer.

-Alberto Valín, Universidad de Vigo, Profesor titular.

-José Carlos López Vázquez, Universidad de Vigo, Profesor Titular.

-Francisco Pérez Jiménez, Universidad de Córdoba, Catedrático.

-Fernando Rodríguez de Fonseca, Universidad Complutense de Madrid, Profesor titular.

-Alfredo Marcos, Universidad de Valladolid, Catedrático.

-Elia Marzal, Universidad Ramon Llull, Profesor contratado doctor.

-Antonio Arroyo Gil, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor Ayudante Doctor.

-Juan Luis Manfredi Mayoral, Universidad de Sevilla, Full professor (profesor titular).

-Marta Zubiaur, Universidad de León, Profesora Titular.

-Pura Sánchez Zamorano, Universidad Autónoma de Madrid, Associate Professor.

-Fernando Puzzo Rende, Università della Calabria, Professore aggregato.

-Guillermo Andrés Morales, Universidad de Navarra, Doctorando.

-Manuel Escamilla-Castillo, Universidad de Granada, Profesor Titular.

-Víctor Cuesta, Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, Profesor Contratado Doctor.

-Vicente Jesús Navarro Marchante, Universidad de La Laguna, Profesor Contratado Doctor.

-Antonio Manuel Peña Freire, Universidad de Granada, Profesor Titular de Universidad.

-Mercedes Iglesias Bárez, Universidad de Salamanca, Profesora Contratada Doctora.

-José J. Jiménez Sánchez, Universidad de Granada, Profesor Titular.

-David Parra Gómez, Universidad de Murcia, Profesor.

-José Luis Colomer, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor Titular.

-Adolfo A. Díaz-Bautista Cremades, Universidad de Murcia, Profesor ayudante doctor.

-Francisco Piqueras, Universidad de Castillla-La Mancha, Catedrático.

-Santiago González-Varas Ibáñez, Universidad de Alicante, Catedratico.

-Enrique Guerrero, Universidad de Navarra, Professor.

-Nuria Torres Rosell, Universidad de Granada, Profesora Titular.

-Dionisio Fernández de Gatta Sánchez, Universidad de Salamanca, Profesor Titular.

-Daniel Berzosa López, Complutense University of Madrid, Professor of

-Manuel Izquierdo Carrasco, University of Cordoba, Catedrático.

-María Rosario Alonso Ibáñez, Universidad de Oviedo, Catedrática.

-Miguel Agudo, University of Córdoba (Spain), Professor.

-Ángel Manuel Moreno Molina, Carlos III University, Full Professor (Catedrático).

-Josefa Cantero Martínez, Universidad de Castilla-La Mancha, Profesora Titular.

-José María de Areilza, ESADE, Universidad Ramón LLull, Profesor ordinario.

-Julio González, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Mª Victoria Petit Lavall, Universitat Jaume I, Catedrática.

-Marcos Fernando, Universidad de Salamanca, Catedrático.

-María cristina Escribano, Universidad de Castilla la Mancha, Profesora titular.

-Federico Garau Sobrino, Universidad de las Islas Baleares, Full Professor (Catedrático).

-Nuria Magaldi, Universidad de Córdoba, Professor (Titular de Universidad).

-Antonio Ezquerra Huerva, Universidad de Lleida, Profesor Titular.

-Lourdes Yolanda Montañés Castillo, Universidad de Jaén, Profesora Contratada Doctora.

-Sixto Sánchez Lorenzo, University of Granada. Professor.

-Carlos Esplugues, Universitat de València, Full Professor.

-F. Jesús Carrera, University of La Rioja, Catedrático.

-Ana Belén Casares, Universidad de León, Profesora Titular.

-Rosa Elena Muñoz Blanco, Universidad de Extremadura, Catedrática.

-Juana Morcillo Moreno, Universidad de Castilla-La Mancha, Profesora Titular.

-Pablo Meix Cereceda, Universidad de Castilla-La Mancha, Profesor contratado doctor.

-José Luis Iglesias Buhigues, Universidad de Valencia, Catedrático.

-Alessandro Pace, RomaaUniversità "La Sapienza" di Roma, Professore emerito.

-Mª Matilde Sánchez Gutiérrez, Universidad de Extremadura, Profesora Titular.

-Antonio Martí del Moral, Universidad de Jaén, Profesor Titular.

-Salvatore Bonfiglio, Università degli Studi "Roma Tre", Professore universitario.

-José Becerra, UMA, Catedrático.

-Georgios Terzis, Professor at

-José Eugenio Soriano García, Universidad Complutense de Madrid, Catedrático.

-Antonio Fortes, Universidad Carlos III de Madrid, Profesor Titular.

-Mayte Salvador Crespo, Universidad de Jaén, Profesora Titular.

-Santiago Rosado, Universidad Rey Juan Carlos, Catedrático.

-Alberto Díaz-Romeral Gómez, CEU - San Pablo, Profesor adjunto.

-Juan Cambreleng Contreras, Universidad Alfonso X el Sabio, Magister International Relations and Diplomacy.

-Andrés Molina Giménez, Universidad de Alicante, Profesor titular.

-Juan Amenós Álamo, Universidad Autónoma de Barcelona, Professor titular.

-Daniel B. Entrena Ruiz, Universidad Carlos III, Profesor contratado doctor.

-Víctor Rafael Hernández-Mendible, Universidad Monteávila, Director del Centro de Estudios de Regulación Económica.

-Rafael Fernández Acevedo, Universidad de Vigo, Profesor Titular.

-Alfredo Ramírez Nardiz, Universidad Libre de Colombia, Profesora a tiempo completo.

-Jesús del Olmo Alonso, Universidad de Alcalá, Profesor Contratado Doctor.

-Blanca Rodríguez-Chaves Mimbrero, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora.

-José Manuel Pérez Fernández, Universidad de Oviedo, Profesor Titular.

-Aldo Travi Busto, Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano, Professore.

-Roberto Borrellosiena, Università di Siena, Catedrático.

-Carmen Núñez Lozano, Universidad de Huelva, Catedrática.

-Juan Francisco Pérez Gálvez, Universidad de Almería, Catedrático.

-Susana Sánchez Ferro, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora Contratada Doctor.

-Felio José Bauzá Martorell, Universidad de las Islas Baleares, Profesor.

-Francisco López-Jurado, Universidad de Navarra, Profesor Ordinario.

-Irene Correas Sosa, San Pablo – CEU, Prof. Doctor.

-Vitelio M. Tena Piazuelo, Universidad de Zaragoza, Profesor Titular.

-María José Puyalto Franco, Universitat de Lleida, Profesora contratada doctora.

-Alejandro Román Márquez, Universidad de Sevilla, Profesor de Derecho Administrativo.

-Rafael Pizarro, University of Córdoba, Senior Lecturer.

-Rafael Murillo Ferrer, CEU - San Pablo, Profesor.

-Alejandro Domínguez Benavides, Universidad Pontificia Católica Argentina, Catedrático.

-José Antonio Tardío Pato, Universidad Miguel Hernández de Elche, Profesor Titular.

-María José Corchete Martin, Universidad de Salamanca, Profesora Titular.

-Marc Tarrés, Universitat de Barcelona, Profesor Agregado.

-Hartmut Dr. BaueR, Dresden-PotsdamUniversitäts, Professor.

-Leopoldo Abad Alcalá, Universidad CEU - San Pablo, Profesor Titular.

-José Ignacio Paredes Pérez, Universidad Complutense de Madrid, Profesor asociado.

-Enrique Hernández Diez, Universidad de Extremadura, Personal Científico Investigador.

-José J. Jiménez Sánchez, Universidad de Granada, Profesor Titular.

-Jesús Jordano Fraga, Universidad de Sevilla, Catedrático.

 -Alejandro González-Varas, Universidad de Zaragoza, Profesor Titular.

-Lourdes de la Torre Martínez, Universidad de Jaén, Contratado Doctor.

-Valentín Bou, University of Valencia, Full Professor.

-Isabel Gallego, UCLMA, Associate Professor.

-Oscar Mateos y de Cabo, Universidad Rey Juan Carlos, Profesor Titular.

-José A. González – Ares Fernández, Universidad de Vigo, Profesor contratado doctor.

-Manuel Fraile, Universidad Complutense de Madrid, Profesor titular.

-Ciro Milione, Universidad de Córdoba, Profesor contratado doctor.

-Fabio Pascua Mateo, Universidad Complutense de Madrid, Profesor titular.

-José Luís Piña, Universidad San Pablo – CEU, Catedrático.

-Antonio Bueno Armijo, Universidad de Córdoba, Associate professor.

-Mónica Domínguez, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora contratada doctora.

-Jorge Agudo, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor titular.

-Juan Antonio Peinado Chinchilla, Universidad Autónoma de Madrid, Profesor contratado doctor.

-Luis Miguel González de la Garza, UNED – UNIR.

-María Díaz Crego, Universidad de Alcalá, Profesora titular.

-Lucía López de Castro García – Morato, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora contratada doctora.

-Carmen Navarro, Universidad Autónoma de Madrid, Profesora.

-María del Mar Muñoz Amor, Universidad Rey Juan Carlos, Profesora ayudante doctor.

 

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